Tra i rimedi anticellulite, poca importanza viene data alla ginnastica, che invece dovrebbe essere, insieme all’ alimentazione, uno degli elementi da considerare maggiormente per combattere la cellulite.

Per comprendere appieno questo concetto, devi conoscere le principali cause della cellulite e le conseguenze che tale patologia provoca nelle zone che colpisce.

Principali cause della cellulite

Tra le maggiori cause della cellulite c’è un’ eccessiva produzione di estrogeni, caratteristica che nella donna è in parte dovuta alla genetica, in parte a fattori ambientali come esiti di terapie ormonali, stress, diete scriteriate, obesità.

Occorre specificare che tutte le donne producono estrogeni, in quanto sono ormoni prevalentemente femminili, e che questi ormoni nel corpo provocano:

  • Sviluppo del seno;
  • Maggiore accumulo di grasso corporeo;
  • Distribuzione del grasso prevalentemente su bacino e cosce;
  • Ritenzione idrica;
  • Limitazioni nel miglioramento del tono muscolare;
  • Hanno inoltre effetti sull’ umore e sulla libido.

La loro azione è praticamente opposta a quella esercitata dall’ ormone principale maschile, il testosterone, che viceversa agisce su incremento di massa muscolare, diminuzione del grasso (lipolisi) accumulato prevalentemente a livello addominale.

Nonostante questa differenza sostanziale del corredo ormonale tra donne e uomini, è importante sapere che anche le donne producono ormoni maschili (testosterone) e anche gli uomini producono ormoni femminili (estrogeni), seppur in minima parte in entrambi i casi.

Un’altra causa è la cattiva microcircolazione nei vasi sanguigni e capillari delle zone interessate che peggiora progressivamente con l’avanzare della patologia.

Il peggioramento del microcircolo è causato principalmente dal progressivo ingrossamento delle cellule adipose che “strozzano” i vasi. Questa condizione provoca un maggiore ristagno di liquidi e accumulo di tossine su gambe e glutei e tutte le altre zone colpite.

Ginnastica per la cellulite: cosa fare e cosa non fare

Alla luce di queste considerazioni, appare evidente che la principale tecnica di allenamento per combattere la cellulite è la stessa che utilizzano gli uomini per stimolare il testosterone e limitare l’azione degli estrogeni e cioè utilizzare prevalentemente esercizi contro resistenze o con sovraccarichi.

Nelle donne l’allenamento con sovraccarichi stimola semplicemente la tonificazione muscolare, contrasta la ritenzione idrica e l’accumulo di grasso su fianchi e cosce, senza causare effetti “mascolini” come l’aumento di massa muscolare poiché, come detto prima, nelle donne la limitata produzione di testosterone e la forte presenza di estrogeni frenano lo sviluppo di massa muscolare.

Oltre agli esercizi di rinforzo muscolare è bene inserire esercizi cardiovascolari e circolatori che stimolino la circolazione sanguigna e favoriscano il ritorno venoso.

Devi assolutamente limitare invece tutti quegli esercizi e allenamenti che provocano perdita di tono muscolare ed eccessiva produzione di acido lattico, come gli allenamenti ad alto impatto (HIIT) o attività e corsi fitness con attività intensa e prolungata sulle gambe (es. spinning).

Altrettanto controproducente è sottoporsi ad estenuanti sedute di corsa sul tapis roulant: tale attività, oltre a causare perdita di tono muscolare, aumenta drasticamente i livelli di acido lattico che viene considerato da molti alleato della cellulite in quanto aumenta il livello di infiammazione, di per sé è già alto nelle zone del corpo colpite da cellulite.

Perché è importante conoscere il livello di infiammazione della cellulite prima di impostare gli allenamenti 

Il livello di infiammazione locale è un importantissimo fattore da considerare nell’ impostazione degli allenamenti.

A tal proposito occorre specificare che la cellulite causa sempre un’ infiammazione localizzata nei punti dove colpisce maggiormente.

Ti basta pensare al dolore al tatto che in molti casi la pelle a buccia d’arancia provoca per capire quanto l’edema e l’infiammazione agiscano a livello locale.

I volumi e le intensità degli allenamenti anticellulite vanno dunque ponderati in base al tuo livello o stadio di progressione della cellulite, poiché più avanzato sarà lo stadio maggiore sarà il livello di infiammazione locale e, di conseguenza, di minor volume e intensità dovranno essere gli allenamenti.

Per comprendere appieno questo concetto è necessario spiegare che l’allenamento, già di per se, causa infiammazione; tale situazione viene risolta nel giro di poco tempo dall’ organismo il quale sviluppa adattamenti necessari a ripristinare le condizioni iniziali e migliorarle.

Se però gli stimoli di allenamenti sono troppo intensi per la condizione attuale, molto probabilmente il corpo non riuscirà a fronteggiare questa situazione e a “smaltire” l’infiammazione, che andrà ad accumularsi a quella già presente a causa della cellulite.

Sappiamo che gli stadi della cellulite sono quattro e vanno in ordine di gravità, dal primo al quarto. Più si va verso il quarto, minori devono essere i volumi e le intensità di allenamento.

Per concludere, se vuoi eliminare definitivamente la cellulite, devi innanzitutto conoscere la tua composizione corporea, lo stadio attuale di progressione della patologia e il tuo corredo ormonale, successivamente impostare un piano di allenamento e alimentazione in relazione alla tua condizione.

Nel mio programma di allenamento anticellulite questa analisi iniziale è svolta accuratamente attraverso l’esame bioimpedenziometrico che mi consente di conoscere eventuali stati di ritenzione idrica e confrontarli con la valutazione visiva dello stadio di progressione della cellulite.